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AROMA DEL VINO
La valutazione olfattiva di un vino è l'esame più importante. L'olfatto umano
infatti è ben 25.000 volte più sensibile del gusto, inoltre l'uomo è capace
di distinguere più di 400.000 odori, mentre il gusto si basa su quattro sensazioni
principali. La percezione degli odori avviene sulla sommità delle cavità
nasali durante la fase di inspirazione (per effetto di correnti a vortice dentro
al naso) o quando il vino si trova in bocca e scaldandosi risale nella cavità
nasale (per convezione). Di fatto alcune sensazioni che proviamo quando beviamo
un vino sono sensazioni olfattive, dette "retronasali".
Gli aromi e i profumi sono dovuti a dei composti chimici, presenti in concentrazioni
estremamente basse, i quali a temperatura ambiente passano in fase vapore
e vengono percepiti. Lo stesso composto se è presente a basse concentrazioni
suscita sensazioni gradevoli mentre se presente in concentrazione più
elevata può dare sensazioni sgradevoli.
Le sostanze "odorose" sono di varia natura, la loro classificazione viene
fatta per associazione con odori naturali già noti. Per il vino sono stati
classificati otto tipi di odori:
FIORI
Rosa,
Violetta, Artemisia (nel vini rosso); Acacia, Sambuco (nel vino bianco) |
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FRUTTI
Lampone, Marasca, Mela,
Pesca, Fragola, Ribes (soprattutto nel vino giovane)
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FRUTTI
SECCHI
Fichi secchi, Mandorla, Noce,
Confettura di frutta (soprattutto nel vino giovane)
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ERBE
- LEGNO
Felce, Sottobosco, Pino,
Resina, Tabacco, Legno
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TORREFAZIONE
Pane tostato, Caffè, Cacao,
Affumicato
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ERBE
AROMATICHE
Mirtillo, Vaniglia, Anice,
Alloro, Timo, Garofano, Spezie, Cipolla, Pepe
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ANIMALI
Burro, Cuoio, Muschio
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ALTRI
Catrame
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L'origine degli odori nel vino può derivare dall'uva, in questo caso si parla
di odore o aroma primario, a questa categorie di odori
appartengono gli odori di frutta e di fiori. Nel caso in cui l'odore si formi
durante la fase di fermentazione si parla di odore o aroma secondario,
ad esempio gli odori di lievito, alcuni odori fruttati. Infine, nel caso in cui
l'odore si formi durante la fase di invecchiamento
del vino si parla di aroma terziario o bouquet, ad esempio gli odori della botte: vaniglia, legno,
tostatura.
Aromi primariGli
aromi dell'uva sono contenuti nelle foglie, nella polpa e nella buccia degli
acini. A seconda del grado di maturazione dell'uva, possono cambiare parecchio.
Responsabili di questi odori sono dei composti chimici, detti oli essenziali, di natura complessa appartenenti alla categoria dei terpeni, o dei
derivati chetonici o aldeidici. Si tratta di composti di per sé poco
solubili in acqua, ma la loro solubilità è favorita dalla presenza degli zuccheri. Per tale ragione le uve aromatiche sono solitamente quelle più
zuccherine (ad esempio le uve Moscato, Aleatico,
Malvasia, Sauvignon,
Traminer).
Questi composti reagiscono facilmente con l'ossigeno presente nell'aria e si
convertono in composti meno odorosi. Per tale ragione i vini aromatici
vanno gustati preferibilmente giovani e con l'invecchiamento assumono un odore
"svanito".
Aromi secondari
Questi odori si sviluppano durante la fase di fermentazione e dipendono molto dal tipo
di lieviti adoperati, dalla modalità di fermentazione e dalla composizione del mosto. Secondo alcuni studiosi questi aromi derivano da sostanze proteiche
presenti nell'uva che durante questa fase si scindono in aminoacidi e
successivamente in ammoniaca e alcoli. Alcuni vini prendono il loro odore
caratteristico durante questa fase (ad esempio l'odore di violetta nel Lambrusco).
Durante la fermentazione, inoltre, si forma l'anidride carbonica (gassosa)
che si evolve dal mosto. Se la fermentazione avviene molto velocemente il
gas fuoriesce in maniera tumultuosa e trascina con se le sostanze odorose, in quanto sono facilmente volatili.
Aromi terziari
Gli aromi terziari si formano durante l'invecchiamento del vino, e sono dovuti a
reazione di alcune specie presenti prima con l'ossigeno atmosferico (processi di
ossidazione), e poi con altri composti (processi diacetalizzazione,
esterificazione e resinificazione). Già Pasteur nel secolo scorso aveva
dimostrato che in completa assenza di aria i vini mantengono le caratteristiche dei vini giovani.
L'ossidazione
degli alcoli è la reazione fra questi e l'ossigeno per formare aldeidi e
successivamente acidi (dall'ossidazione delle aldeidi). A temperatura elevata si
può formare l'aceto.
Le aldeidi formate reagiscono con l'alcool presente nel vino formando dei composti
detti acetali dall'odore spesso intenso e gradevole, questa reazione si chiama acetalizzazione.
Un esempio tipico è l'odore di Cognac che si avverte in certi vini bianchi invecchiati.
Gli acidi formati reagiscono con l'alcool presente nel vino per dare gli esteri,
questa reazione prende il nome di esterificazione e caratterizza il
profumo di molti vini. Se si formano troppi esteri l'odore diventa
sgradevole e ricorda quello di alcuni solventi dello smalto per unghie (acetato
di etile).
La resinificazione è un processo non ancora del tutto noto. Probabilmente
è dovuta a fenomeni di estrazione (solubilizzazione) di composti contenuti nel
legno della botte da parte dell'alcool presente nel vino. E' un processo
caratteristico dei vini bianchi liquorosi molto alcolici, lasciati a
temperature superiori ai 20°C e conferisce un odore caratteristico di catrame
(ad esempio nei vini Madera, Marsala, Porto, Jerez, e nei vini cotti). Nei vini
da pasto è considerato un difetto e si definisce aroma di maderizzato
marsalato. Bouquet
In degustazione il bouquet di un vino viene esaminato secondo cinque caratteristiche:
FINEZZA
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E'
un parametro molto soggettivo e indica in qualche modo la
"discrezione". Il vino si classifica per finezza in:
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Etereo, Fragrante, Elegante,
Fino, Distinto, Delicato, Fruttato, Vinoso
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Comune, Grossolano,
Difettoso, Sgradevole
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INTENSITA'
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Anche
in questo caso si considera positivamente la "discrezione". Il
vino si classifica per intensità in:
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Acuto, Penetrante, Pungente
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Pronunciato, Ampio,
Sottile, Tenue
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Debole, Inodore
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ARMONIA
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Indica
il giusto equilibrio. Il vino si classifica per armonia in:
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Equilibrato,
Armonico, Suadente
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Neutro,
Spigoloso, Disarmonico
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FRANCHEZZA
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Indica
la pulizia degli odori, la non interferenza. Il vino si classifica per
franchezza in:
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Franco, Netto,
Pulito, Schietto
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Lordo-Sporco
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DURATA
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La
persistenza olfattiva è una dote positiva, ma se riferita ad odori
gradevoli. Il vino si classifica per durata in:
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Persistente
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Veloce, Sfuggente.
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